GRAMMATICA
Notizie storiche e caratteristiche del dialetto silano dell'area Reventino-Savuto
MORFOLOGIA
IL NOME ( 'U NUME)
I nomi terminano in gran parte in u, in a e in e. Pochissimi terminano in i (normale, invece nel calabrese meridionale d'influenza siciliana). Rarissima o inesistente la terminazione in o.
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Terminazione in u > nomi della 2a e 4a declinazione latina.
- Es. ‘u lupu (lupus) e ‘u casu (cusaeus) > 2a declinazione;
‘u pùartu (portus) e ‘u carru (currus) > 4a declinazione;
-
Terminazione in e > molti nomi della 3a declinazione latina.
- Es. ‘u pede (pes), ‘u dente (dens), ‘u cane(canis).
ùaminu (homo, 3a declinazione) sfugge a questa norma.
IL GENERE
Sono maschili i nomi maschili in italiano e terminano per lo più in u e in e, raramente in a o in i.
sono al maschile i nomi dei frutti, al contrario dell'italiano.
I nomi femminili terminano per lo più in a, raramente in u o in i.
Formazione del femminile
Generalmente
- la u del maschile si trasforma in a
- la e e la i del maschile si trasformano in a al femminile
- sono assenti le parole femminili terminanti in trice ed essa
CURIOSITA'
In italiano i frutti sono generalmente di genere femminile, nel nostro dialetto accade il contrario. Sono molti gli alberi di genere maschile:
'u *hagu (il faggio), 'u ticine (l'ontano), 'u cerasu ( il ciliegio), 'u cùascu (il cerro)
il fico
'Nu Cerasìellu
Chjantài 'nu cerasìellu e ffice juri
se *hice rrande e jìu 'nzin'allu cìalu!
*Hìci 'na nave de mille culùri
'e russe 'e janche cce *hici le vele!
Amai 'na donna e lla misi 'n amure
e, mmo, la viju ad atri chi fa bbene!
Chissa è lla pena mia, lu cchjù dulure:
ca sempre accàttu ciùcci e bbaju a ppéde!
Formazione del plurale
Generalmente
- la u del maschile si trasforma in i
- la e del maschile si trasforma in i al plurale
- la a del femminile si trasforma in e al plurale